La sua è una pizza che non ha eguali. E’ conosciuta come la “Pizza brioche”, un qualcosa di strepitoso. Una pizza napoletana campione del mondo e di titoli vinti qua e là. Lui è Michele Friello, giovane pizzaiolo napoletano, che ha aperto a Vetralla una pizzeria che in pochissimo tempo è diventata un must per tutta la Tuscia e il Lazio, perché per andare a mangiare la sua pizza arrivano da Roma e dal basso Lazio.
Una passeggiata che vale la pena fare, perché una pizza così buona neanche nell’immaginazione la si può mangiare.
Avete mai sentito parlare del cornicione di Michele Friello? Ebbene, provatelo! Perché non è come tanti cornicioni: gommosi e un po’ crudi. Il cornicione di Michele Friello è buono quanto la pizza, se non di più.
La sua pizzeria si chiama “La Storia” e si trova a Vetralla in provincia di Viterbo. La prenotazione nel fine settimana è necessaria perché altrimenti si rischia di aspettare. Durante la settimana invece è consigliata perché di gente se ne vede tanta anche dal martedì al venerdì.
Qual è il segreto della “Pizza brioche” di Michele Friello? E’ lui stesso a dircelo: “Metto insieme un mix di tecniche prese nel campo della pasticceria. Impasto la pizza come si impasterebbe un panettone”.
Ne scaturisce una pizza soffice e leggera e tremendamente buona.
Attorno c’è un cornicione insuperabile. “Agli inizi della mia attività, quando vedevo che i clienti lasciavano nel piatto il cornicione, soffrivo. Non è vero che chi non mangia il cornicione è perché si è abbuffato di antipasti. Il cornicione lo lasciano perché spesso è crudo e gommoso. Per un buon cornicione è tutta questione di lavorazione e di lieviti. Il problema di molti pizzaioli è la fretta e questo poi si traduce in un cornicione che tanti lasciano nel piatto. Comunque si può sempre migliorare e anch’io continuo a evolvermi e a prendere spunto dai grandi maestri”.
Oggi Michele Friello è anche istruttore dell’Accademia Mulino Pizzuti. “Oggi insegno grazie agli insegnamenti che ho ricevuto stando al fianco dei maestri di pizza più importanti”.
La Pizzeria “La Storia” è diventata ormai un punto di riferimento proprio per la “Pizza brioche” e soprattutto grazie anche all’atmosfera gioviale che si respira, all’allegria di Michele (“I’m not italian, i’m napoletano”, c’è scritto in un cartello). E poi appesi su una parete tutti i titoli vinti, tra cui quello di Campione del Mondo. E non mancano cimeli dedicati al Napoli.
Ma la vera chicca è il suo forno fatto a forma di Colosseo. Una cosa clamorosa da vedere!