C’è subbuglio in casa Lazio. Dopo la notizia del mercato bloccato da parte del Covisoc, per il non rispetto dei tre parametri economico-finanziari essenziali per poter operare sul calciomercato, non si è fatta attendere la protesta dei tifosi.
Già da tempo, i rapporti tra la stragrande maggioranza della tifoseria e il presidente Claudio Lotito non sono dei migliori. Ricordiamo ancora la protesta massiccia lo scorso anno, proprio nel mese di giugno, che vide scendere in piazza oltre 20 mila tifosi laziali per disapprovare l’operato della società. Operato della società che da anni non si traduce in quel salto di qualità che tutti si attendono. Parole, promesse, che non trovano concretezza. I tifosi giustamente chiedono di poter sognare una squadra competitiva ad alti livelli e per arrivare a ciò servirebbe una politica societaria volta ad incrementare i ricavi e il coinvolgimento di investitori e sponsor.
Il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio, dopo la volontà di Marco Baroni di non voler proseguire la sua avventura biancoceleste, aveva riacceso un pizzico di entusiasmo nella piazza. Piazza laziale che è tornata in uno stato depressivo senza precedenti, che non si registrava neanche nei tempi più bui degli anni ’80. I tifosi studiano azioni di protesta. C’è chi invita a non fare abbonamenti e a non andare allo stadio, altri, la maggior parte, puntano tutto sulla politica. Lotito è Senatore nelle file di Forza Italia, elezione ottenuta in un collegio blindato in Molise. Ed è proprio ai vertici di Forza Italia che si indirizza la protesta dei laziali. In poche parole, i tifosi della Lazio minacciano di boicottare il partito fondato da Silvio Berlusconi, se i suoi dirigenti non faranno di tutto per mettere Lotito spalle al muro, ovvero scegliere di lasciare la carica politica oppure mettere in vendita la Lazio. Soprattutto i tifosi fanno leva sul fatto che è un paradosso che ci sia un Senatore della Repubblica Italiana inviso comunque alla tifoseria della squadra di cui è presidente e che da anni subisce contestazioni a non finire. E un partito che fa parte della maggioranza di Governo non potrebbe permettersi tutto questo clamore. La vicenda è aperta e stavolta i tifosi laziali sembrano non mollare. E Forza Italia non può permettersi di finire in mezzo a questa situazione tra tifosi e un presidente di calcio.