Europei indoor di Atletica Leggera: In Olanda bilancio positivo per l’Italia

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di Mirella Dosi

Gli Europei indoor di atletica leggera di Apeldoorn (Olanda) si sono conclusi con un bilancio positivo per la nazionale italiana che ha conquistato sei medaglie e portato tanti atleti in finale. Tre ori, un argento e due bronzi pongono la nostra squadra al secondo posto del medagliere dietro ad una scatenata Olanda e davanti alla Norvegia.  Un risultato che conferma l’ottimo stato di forma dell’atletica italiana, reduce dai successi delle ultime tre stagioni.

Regina indiscussa di questa spedizione è Zaynab Dosso. La velocista azzurra, che si allena a Roma alla corte di Giorgio Frinolli, ha conquistato una storica medaglia d’oro nei 60 metri, con il tempo di 7.01, nuovo record italiano e miglior crono mondiale dell’anno.

Ma è d’oro finalmente anche il sorriso di Larissa Iapichino, al primo successo tra le grandi e davanti ad un mostro sacro come la tedesca Malaika Mihambo. Ma, soprattutto, davanti a mamma Fiona May che dalle tribune non è riuscita a nascondere l’emozione. Nel mirino della ventiduenne fiorentina ora ci sono altri due obiettivi: superare il muro dei 7 metri e la laurea in giurisprudenza. “Vorrei difendere i diritti degli atleti”, ha dichiarato subito dopo essere scesa dal podio con al collo la medaglia più bella.

Oro è anche Andy Diaz, triplista allenato dall’ex campione Fabrizio Donato, già medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi. Nella stessa gara è terzo anche il nostro Andrea Dalla Valle, tornato quest’anno a grandi livelli dopo un paio di stagioni difficili che ne avevano fiaccato il morale.

Argento per Mattia Furlani, lunghista dei Castelli romani che ci ha abituato talmente bene che per alcuni la mancata vittoria per 1 cm ha rappresentato una “delusione”. E poi medaglia di bronzo per Matteo Sioli nel salto in alto.  A soltanto 19 anni e alla sua prima apparizione con la Nazionale, il lombardo ha conquistato il pubblico con la sua sicurezza ed immenso talento, arrivando a sfiorare 2,32m che, come ha detto poi il presidente della Fidal Stefano Mei, “se l’avesse fatto non sarebbe stato normale”. Subito dietro di lui, ottimo 4°, il compagno di squadra e di stanza, Manuel Lando. Quarti anche Eloisa Coiro e Catalin Tecuceanu negli 800 metri. Quinta, nel giorno del suo compleanno, la capitana Roberta Bruni nel salto con l’asta. Sesta piazza nei 400m per Alice Mangione e nel pentathlon per Sveva Gerevini, combattiva fino all’ultima gara nonostante un’infiammazione al tendine d’Achille che non le ha dato tregua.

E pensare che la spedizione olandese non è nata sotto i migliori auspici. L’Italia, infatti, ha dovuto rinunciare ad alcuni atleti di punta. Su tutti il campione olimpico Marcell Jacobs che ha dato forfait a causa di un problema muscolare. E Gianmarco Tamberi che ha scelto di non partecipare per un ritardo nella preparazione. La medaglia d’oro di Tokyo 2021, infatti, ha sciolto le riserve sul suo futuro solo un mese fa. Problemi fisici per Stefano Sottile e Lorenzo Simonelli, partito comunque per l’Olanda senza gare nelle gambe nel 2025.

Archiviata questa competizione, l’attenzione si sposta sui prossimi impegni internazionali: i Mondiali indoor di Nanchino e, soprattutto, i Mondiali outdoor di Tokyo, dove l’atletica italiana sogna di brillare ancora come nel 2021.

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