Zazzaroni: “Milan-Como in Australia? Questo è un calcio che non mi piace più”

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Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport è intervenuto alla trasmissione Guelfi e Ghibellini su TMW RADIO
Sulla partita Milan – Como che si giocherà a febbraio in Australia?
Ormai il calcio lo stiamo delocalizzando ma questo è normale perché ci sono i diritti e davanti ai diritti e il calcio che perde basta pensare che il mondiale per Club è stato sovvenzionato dagli arabi. L’Australia dovrebbe essere un problema per le due società ma se i due club lo accettano mi sento di dire che sono cavoli loro e purtroppo dei tifosi che non andranno mai a vedere questa partita. Questo è un nuovo calcio che non mi piace.
Su Osimhen è il Napoli: 
In un certo senso Osimhen sta bloccando la liquidità del mercato del Napoli ma sicuramente per poco tempo il club partenopeo ta facendo diverse cose alla fine credo che Osimhen giocherà all’estero.
Il Napoli è la squadra da battere? 
Credo che la squadra più forte sia ancora l’Inter. Il Napoli la scorsa stagione ha fatto un miracolo ma si deve attrezzare, cosa che De Laurentiis e Conte sanno e stanno facendo ma la squadra da battere rimane ancora l’Inter.
In casa Juventus?
Io ho molti dubbi, siamo alla terza rivoluzione e non mi convincono per nulla non credo in questa nuova trasformazione della Juventus.
La Roma di Gasperini-Ranieri? 
La Roma di Gasperini ad oggi ha 13 giocatori non può iniziare il campionato così deve acquistare almeno averne 21 per ora è un progetto a cui non credo perché siamo un campionato povero, ci sono pochi soldi e non credo a questo tipo di rivoluzione.
Cosa pensi della presentazione di Sarri che sarebbe dovuta essere chiusa alla stampa? 
È una cosa vergognosa; squalificherei i quattro giornalisti che hanno mandato le domande. L’Ordine dei giornalisti non esiste altrimenti molte cose non succederebbero, una conferenza stampa senza stampa è aberrante.
C’è una squadra che ti incuriosisce? 
Mi fermo a guardare il Milan che si sta attrezzando bene sta facendo qualcosa ma ancora troppo presto per parlare di chi potrà lottare per lo scudetto
(M.S.)

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