“Una surreale ed ignobile manifestazione di barbarie, dove l’unico vero sacrificio è stato il mio, premiato dopo 12 ore di lavoro dalla devastazione della mia auto”.
“Questo mio grande sdegno non è volto alla ricerca di un atto di carità, di elemosina, o di ristoro economico per un odioso danno subito, ma è una precisa denuncia nei confronti di chi come appartenente ad una comunità sportiva non è riuscito (forse) ad infondere in maniera ancora più incisiva e educativa ai propri ‘sostenitori’ quell’insieme di valori umani e di rispetto per gli altri, insieme ad una riflessione profonda sul concetto di cosa è bene o cosa è male”
Sono le parole della ragazza, sul proprio social, che si è vista la sua auto danneggiata – insieme a tante altre auto vandalizzate – dai tifosi romanisti che ieri fuori dell’aeroporto di Ciampino attendevano lo sbarco di Lukaku.
Dalle immagini diffuse dagli organi d’informazione, infatti, si sono viste centinaia di tifosi giallorossi salire sui tetti delle auto in sosta per acclamare il loro nuovo beniamino.
Al momento, dalla A.S. Roma non è giunta nessuna nota ufficiale di condanna del gesto e delle relative scuse.
