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Nasce all’Ospedale Koelliker di Torino il centro che analizza i batteri e spiega le nostre malattie

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Alcuni sono responsabili di malattie, altri sono garanzia di benessere: abitano il nostro corpo e la loro presenza è in grado di spiegare e curare molte tra le patologie più comuni che ci affliggono come, ad esempio il diabete, le malattie infiammatorie intestinali, la depressione e l’obesità.

I batteri sono l’oggetto del nuovo Centro di microbiomica clinica dell’Ospedale Koelliker che, guidato dall’infettivologa dottoressa Ilaria Cavecchia, è nato a Torino per studiare, con un approccio multidisciplinare e attraverso esami specifici, il microbiota, vale a dire l’insieme dei batteri che abitano il nostro corpo.

L’analisi del microbiota è il primo passaggio del percorso multidisciplinare del nuovo centro al quale collaborano infettivologi, diabetologi e altri specialisti per aiutare i pazienti a mantenere sano o migliorare il proprio stato di salute.

Il percorso clinico parte con un esame non invasivo svolto su un campione di feci. L’analisi, eseguita attraverso l’utilizzo delle più aggiornate tecniche di sequenziamento del DNA batterico, permette di valutare la salute dell’intestino e il corretto funzionamento dei batteri che lo abitano, fornendo informazioni preziose per la definizione di un programma alimentare e/o terapeutico personalizzato.

L’esame del microbiota è pertanto indicato sia in età adulta sia in età pediatrica, per impostare una corretta crescita della flora intestinale.

Dedicato alle donne è anche l’analisi del microbioma vaginale, il cui disequilibrio espone le pazienti a un maggior rischio di infezioni, a complicazioni nel concepimento e, per esempio, nel portare a termine la gravidanza.

Ricevuti i risultati del test, l’equipe medica di Koelliker, anche in base all’anamnesi del paziente, è in grado di eseguire una diagnosi vera e propria e di prescrivere il giusto intervento alimentare e/o terapeutico in base alle esigenze del singolo.

 

Per avvicinare il pubblico a questa nuova possibilità diagnostica e clinica l’Ospedale Koelliker ha organizzato un incontro gratuito e aperto a tutti, in programma il 28 febbraio alle ore 18 presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino (Corso Galileo Ferraris 266), dal titolo “Che cos’è il microbiota?”.

La dott.ssa Cavecchia risponderà alle domande del pubblico e spiegherà quali sono i vantaggi per tutti di un microbiota in equilibrio.

«Il microbiota è l’insieme dei batteri che abitano il nostro corpo – spiega la dott.ssa Ilaria Cavecchiastudiarlo attraverso esami specifici permette di valutare la presenza di batteri responsabili di malattie o la carenza di altri batteri garanti del benessere. Con la nascita del nuovo Centro di microbiomica clinica vogliamo offrire al paziente un percorso personalizzato e mirato al conseguimento di una diagnosi capace di individuare le situazioni di disbiosi alla base di alcuni disturbi del metabolismo, patologie dell’intestino, infezioni urinarie recidivanti, vaginiti, fibromialgia, disturbi dell’umore. Lo studio del microbiota fecale è consigliato a chi avverte fastidi addominali, alvo alterno, a chi è affetto da sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie intestinali, diverticolite. Vista la nota correlazione tra l’aumentata permeabilità intestinale e la migrazione batterica può risultare utile nello studio delle patologie infettive vaginali (candidosi, vaginiti, vaginosi) e urologiche (cistiti, prostatiti e infezioni ricorrenti). È di grande importanza nelle sindromi metaboliche perché l’infiammazione cronica provocata da alcune disbiosi rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di queste patologie. È stato inoltre dimostrato il coinvolgimento delle disbiosi nelle malattie autoimmuni, allergiche e in diverse patologie neurologiche come Malattia di Parkinson, sclerosi multipla, disturbi dello spettro autistico ASD, sindrome da iperattività/deficit attenzione ADHD, disturbi dell’umore e, in particolare, depressione. Sulla base dell’esito degli esami sarà possibile impostare una terapia su misura utilizzando strumenti quali accorgimenti alimentari, prebiotici, postbiotici, probiotici specifici».

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