Eva Santini: una guida per scoprire Roma tra spiritualità e quotidiano

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di Ilaria Solazzo

Il Giubileo del 2025 volge al termine e con esso si chiude un’esperienza che ha coinvolto milioni di persone nel mondo. Ma non è solo un evento religioso: è anche un’occasione per riscoprire Roma, intrecciando il pellegrinaggio spirituale con la curiosità del viaggio. Per questo l’autrice della nuova guida ha voluto creare non una semplice lista di luoghi da visitare, ma un compagno di viaggio che invita a riflettere ed esplorare la città eterna in modo autentico e profondo.

Nell’intervista ci racconta le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere questo libro, le difficoltà di ricerca e le sfide logistiche dei pellegrini. Con uno stile che unisce spiritualità e concretezza, la guida offre un’esperienza completa: fede, storia, arte e vita quotidiana, mostrando come Roma continui a parlare anche oltre i confini del Giubileo.

“Il Giubileo è una parentesi, un’opportunità per guardarsi dentro”, dice l’autrice. Ma Roma, con la sua storia millenaria, resta sempre un invito a riflettere e a lasciarsi emozionare. Da questa intuizione nasce il libro: essere pellegrini di speranza, ma anche viaggiatori curiosi, in ogni momento dell’anno.

Gli itinerari scelti non si limitano alla tradizione del pellegrinaggio, ma conducono anche in angoli meno noti e suggestivi, invitando a vivere la città in maniera più intima. Oltre alle tappe spirituali, l’autrice ha voluto includere consigli pratici su spostamenti, alloggi e percorsi accessibili, rendendo la guida fruibile da tutti e disponibile in più formati, cartacei e digitali. Uno strumento utile non solo per il Giubileo, ma anche per chi desidera scoprire Roma a 360 gradi.

Nell’intervista l’autrice parla del significato dell’Anno Santo, della scelta degli itinerari e della dimensione spirituale che ha voluto trasmettere. Racconta anche la nascita di un nuovo progetto, un libro dedicato alla memoria di Papa Francesco: non più un seguito della guida, ma un omaggio alla sua figura e ai suoi insegnamenti.

Leggi l’intervista completa per scoprire il suo approccio unico nel raccontare Roma, il Giubileo e la speranza che li lega in un filo continuo.

 

Cosa l’ha ispirata a scrivere una guida sul Giubileo e quale importanza ha per lei questo evento?
Ho sentito il bisogno di offrire uno strumento che fosse utile e concreto, ma che andasse oltre la semplice guida turistica. Il Giubileo è un’occasione straordinaria, certo, ma Roma non smette mai di parlare, anche al di là di questi eventi. Per me il Giubileo è una parentesi in cui la città e chi la visita hanno la possibilità di guardarsi dentro. La guida nasce da questa intuizione: essere pellegrini di speranza, ma anche viaggiatori curiosi, in qualunque momento dell’anno.

Nel suo libro, quali aspetti del Giubileo ritiene siano più significativi per i pellegrini che si preparano a vivere questa esperienza?
Sicuramente i simboli – la Porta Santa, il pellegrinaggio alle Basiliche, l’esperienza del perdono – ma anche la dimensione dell’incontro. Il Giubileo ti mette accanto milioni di persone, ma le stesse tappe e gli stessi luoghi restano significativi anche quando non sono affollati: San Pietro, San Paolo, Santa Maria Maggiore non sono solo mete giubilari, sono scrigni di fede e arte che parlano sempre.

 Ha incontrato delle difficoltà nel raccogliere tutte le informazioni necessarie per creare una guida completa e accurata?
La difficoltà maggiore è stata gestire la mole di informazioni, tra fonti ufficiali, storiche e pratiche. Roma è complessa e cambia di continuo, soprattutto in occasione del Giubileo. Ho cercato di costruire una guida che fosse affidabile per chi partecipa all’Anno Santo, ma che continui a essere utile anche dopo, come compagno di viaggio per scoprire la città eterna.

Come ha scelto gli itinerari e le tappe da includere nel libro? Ha basato la selezione su tradizioni storiche, aspetti spirituali o altre motivazioni?
Ho cercato un equilibrio. Alcuni itinerari seguono la tradizione del pellegrinaggio, come quello alle Sette Chiese, altri invece nascono da una curiosità più “civile”: quartieri, monumenti e angoli insoliti che meritano di essere conosciuti anche al di là del Giubileo. In questo senso, la guida non è solo un manuale per l’Anno Santo, ma un invito permanente a vivere Roma da prospettive diverse.

Quali sono le principali sfide logistiche che un pellegrino può affrontare durante il Giubileo, e come il suo libro può aiutarli a superarle?
La folla, i tempi di attesa, gli spostamenti: Roma è splendida ma richiede pazienza e organizzazione. Ho voluto dare consigli pratici su trasporti, alloggi, percorsi accessibili. E questi consigli valgono anche in un periodo ordinario: chiunque visiti Roma deve fare i conti con la sua grandezza e le sue complessità.

Il Giubileo è un evento di forte valenza religiosa. Come ha cercato di bilanciare gli aspetti spirituali con le informazioni pratiche nella sua guida?
Non volevo scrivere né una guida solo devozionale né un manuale turistico. Ho cercato un tono capace di unire entrambe le dimensioni: il lettore può usarla per prepararsi spiritualmente al Giubileo, ma anche per visitare Roma in qualsiasi altro periodo, trovando storia, arte e curiosità che parlano a tutti, credenti o meno.

Cosa spera che i lettori traggano dal suo libro? Ha dei messaggi o riflessioni che desidera trasmettere oltre alla semplice informazione?
Vorrei che il libro fosse uno stimolo a mettersi in cammino, nel senso più ampio possibile. Non solo verso Roma e le sue chiese, ma anche verso se stessi. E vorrei che rimanesse chiaro che la speranza – tema del Giubileo 2025 – è un’attitudine quotidiana, non legata a un evento straordinario. Se un lettore userà questa guida per il Giubileo o per una semplice vacanza a Roma e ne uscirà con più fiducia e curiosità, avrò raggiunto il mio scopo.

Ha in programma di scrivere altre guide su temi religiosi o spirituali, o il Giubileo è un tema unico nel suo genere per la sua produzione letteraria?
Il Giubileo è stato un tema unico, irripetibile per portata e atmosfera. Non penso a una collana di guide, ma piuttosto a progetti che abbiano senso e nascano da esperienze autentiche. Proprio per questo, il libro che uscirà a ottobre e che ho voluto dedicare a Papa Francesco ha per me un valore speciale: non è solo un seguito del lavoro sul Giubileo, ma un atto di gratitudine verso un Papa che ha saputo ispirare milioni di persone con semplicità e forza. In origine era stato pensato come seguito della guida al Giubileo, ma dopo la sua scomparsa, il 21 aprile, ho sentito il bisogno di trasformarlo in un omaggio alla sua figura e ai suoi insegnamenti.

Dove è possibile acquistare la sua guida al Giubileo e in quali formati è disponibile?
La guida si trova su Amazon in diverse versioni, perché ho voluto renderla il più accessibile possibile. È disponibile sia in bianco e nero sia a colori: una scelta pensata per renderlo accessibile a tutti, considerati i prezzi spesso eccessivi dei libri illustrati. C’è anche la versione ebook, gratuita per gli abbonati Kindle Unlimited, e non manca l’edizione in inglese, per i pellegrini e i viaggiatori internazionali.

Se dovesse lasciare i lettori con un solo pensiero o invito, quale sarebbe?
Se c’è un pensiero che vorrei lasciare ai lettori è questo: il Giubileo e Roma non sono solo da guardare, ma da vivere. Non importa se arrivate come pellegrini o come viaggiatori, quello che conta è lasciarsi toccare da ciò che incontrate lungo la strada. E il mio augurio è che chi legge la guida possa portarsi a casa non solo ricordi, ma anche un seme di speranza da custodire nella vita di tutti i giorni.

In un tempo in cui la frenesia ci spinge a correre senza sosta, il Giubileo ha offerto l’occasione di rallentare, guardarsi dentro e riscoprire ciò che davvero conta. Roma, con la sua storia millenaria e la sua bellezza unica, è stata lo scenario ideale di questo percorso di fede, cultura e umanità.

La guida di Eva Santini non è soltanto un insieme di informazioni pratiche, ma un invito a vivere Roma con sguardo attento e cuore disponibile: ogni basilica, piazza o itinerario diventa occasione per fermarsi, per cogliere il silenzio che parla e lasciarsi sorprendere dall’intreccio tra spiritualità, arte e bellezza.

Dal dialogo con l’autrice emerge un messaggio chiaro: il Giubileo non termina con la chiusura delle Porte Sante. Il suo significato vero è ciò che ciascuno porta con sé, come memoria viva e come impulso a continuare a camminare nella fiducia, anche nella vita di ogni giorno.

Così, la guida diventa più di un libro sul Giubileo: è il simbolo di un viaggio che prosegue, dentro e fuori Roma, e che ci ricorda come siamo tutti pellegrini, non soltanto di una città ma della nostra stessa esistenza.

E mentre l’Anno Santo volge al termine, ciò che resta non è il calendario degli eventi, ma la scelta di quale traccia custodire. Non conta tanto la prossima destinazione, quanto la speranza che continueremo a portare con noi. Perché il Giubileo – come Papa Francesco avrebbe voluto – è un invito permanente a guardare la vita con occhi rinnovati, passo dopo passo.

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